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martedì 7 aprile 2020

MANCO IL VIRUS COI SUOI DISAGI E TRAGEDIE BASTA AD UNIRE IL PAESE…




di  Amalia Spanò

Facciamo subito una premessa, onde evitare equivoci ricorrenti e giudizi saccenti e figli d’una ancora irrisolta disinformazione :

RUBRICHE MERIDIONALI, di cui sono al momento la Responsabile della Direzione Nazionale è un’Associazione Culturale Meridionalista Progressista in grande assonanza con gli amici del Partito del Sud – Meridionalisti Progressisti che rappresentano la parte politica del nostro pensiero di Associazione culturale, e come si può leggere nel “Chi siamo…” visibile nel nostro blog  rubrimerid.blogspot.com e nella nostra pagina Fb “Il terreno dove si muove Rubriche Meridionali è quello del meridionalismo, alla ricerca e riproposizione degli insegnamenti di quelli che consideriamo i maestri, i capisaldi, come Gramsci, Dorso, e il poco conosciuto e ricordato Guido Piegari che crearono le basi del pensiero per un riscatto del Sud, mai risollevatosi dai danni d’un’unità mal fatta, costruita peggio, e raccontata male se non quasi totalmente occultata nei suoi tragici eventi. Non antiunitaristi, anzi fautori dell'unità delle forze lavoratrici del Sud e del Nord, perché non è lo spirito di unità a essere contestato, ma la maniera errata, truffaldina e vessatoria ad essere il pomo della discordia. Ma non lo fecero abbandonando gli ideali di solidarietà, giustizia, equità sociale che distinguevano il loro percorso e storia politica. Ideali del resto connaturati nella tradizione, il pensiero, i costumi del popolo meridionale. Furono dei precursori, figli d’una sinistra e d'un liberalismo evoluto che li hanno dimenticati, e a tutt’oggi fanno fatica a leggere e riproporre la questione meridionale, e confondono le giuste rivendicazioni meridionali con nostalgie e posizioni reazionarie d’un movimentismo un po’ cialtrone e non ben definito.”

Detto ciò quel che sta succedendo parte 159 anni fa con un’unità, come appunto detto, malfatta che creò sulla carta un paese ma nei fatti ne lasciò due….sia per condizioni economiche, che strutturali e di diritti. In questi 159 anni abbiamo attraversato 2 guerre mondiali, il fascismo e un po’ di governi apparentemente anche diversi per rappresentatività e colorazioni politiche, ma nella realtà sistematicamente disattenti a questa problematica sociale e perseveranti nella diseguaglianza sopra citata.
Poi da qualche mese sopraggiunge la tragedia del Coronavirus….il Nord è più colpito sia in termini temporali che di numeri, ma ci si sente tutti figli d’una inattesa tragedia sanitaria e conseguentemente economica. Molti amici sinceramente meridionalisti, e molto partecipi alla problematica scoppiata causa il propagarsi del virus, invitano a privilegiare una sana vicinanza ai colpiti e a superare momentaneamente la diatriba Nord/Sud vista la gravità degli eventi. Si pensa che sia il caso di desistere sulle solite battaglie per riprenderle solo a problema risolto, e che tutti saranno presi dal momento critico e che la contrapposizione passerà in secondo piano.

Tristemente la storia si è rivelata altro, e non solo casualmente ma pervicacemente : il Sud messo alla gogna sui social, in Tv da pseudo giornalisti (di cui meglio omettere il nome e dar loro ulteriore pubblicità) che hanno sulla bocca quotidianamente solo Napoli e il Sud, evidenziando atteggiamenti sociali errati rispetto ai decreti governativi. Il tutto falsificando l’informazione e arrivando a proporre foto di città e luoghi nordici spacciati x siti meridionali. Titoli in prima pagina sullo stesso tono sui loro giornalacci, come saggiamente li ha chiamati il sindaco di Napoli Luigi de Magistris, anch’egli irritato da cotanta protervia. Presunti luminari sanitari del Nord che attaccano e ironizzano su colleghi del Sud che hanno individuato farmaci di grande aiuto ai ricoverati in forma intensiva. Eccellenze ed intuizioni riconosciute in tutto i mondo..da cinesi, americani, inglesi..ma non da loro. Sud, già in condizioni di base più precaria causa una disastrosa e diseguale condizione sanitaria nazionale, dimenticato nei rifornimenti di sostegno..tanto da costringere il presidente regionale pugliese a bloccare una fornitura di passaggio dalla sua regione, e appropriarsene per emergenza.

Insomma…non ce l’hanno fatto le guerre, più di un secolo e mezzo di una presunta unità, l’esempio di unione raggiunto in Germania dal dopoguerra d’un paese politicamente e formalmente disunito, un virus di diffusione mondiale….cosa dovrà mai succedere perché questo benedetto paese si senta unito e si comporti ed agisca da tale?
Noi continueremo con i più saggi la nostra battaglia, pur non volendolo in prima battuta ma costretti lo faremo anche ora e in momenti tristi come questo, sperando che Iddio (per i credenti) e/o la buona sorte per chi non lo è ci faccia superare l’attuale grave problema.

E nella speranza immutata che la stupidità umana abbia finalmente la peggio.

Amalia Spanò
Direzione Nazionale “Rubriche Meridionali”