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domenica 16 giugno 2019

Tutto da vedere...


di Amalia Spanò

Questo governo, a meno di improbabili vicende, lo terranno in vita il più possibile nonostante incompetenze, problemi con l’Europa, e tensioni fra le parti. L’interesse per la poltrona prevale su tutto. Non resta che guardare nel frattempo alle vicende locali, e dove si prospettano elezioni locali (regionali, comunali..), e attrezzarsi in merito. 
E qua casca un po’ l’asino, visto le città e le regioni conquistate dal padano e dalla sua formazione. Padano che rischia di crescere ancora se, applicando la convenienza ed il realismo, la formazione berlusconiana dovesse decidere (come si vocifera) di confluire nella Lega.
All’opposizione l’arduo compito d’organizzarsi bene in merito per non consegnare regioni rappresentative come la Campania alla destra. Si tratta poi d’intendersi come e cosa si considera sia il PD che già con De Luca ha la presidenza regionale. Noi, per cultura, estrazione e storia, consideriamo opposizione quello che c’è oltre il PD. Riteniamo in Campania esista la possibilità di costruire una lista con buone possibilità di mirare ad un risultato positivo. Vanno unite le formazioni di Sinistra, al momento già confluite in un’alleanza, e ampliata l’offerta. Il movimento politico del sindaco di Napoli ovviamente (pur se col dubbio se s’esporrà in prima persona come leadership…anche se pare così dovrebbe essere se le politiche non saranno in programma entro l’anno). Dopodichè crediamo che l’ambientalismo crescente in Europa segnali l’esigenza di tentare di cooptare i Verdi e eventuali altre formazioni attente a questo tema. Formazioni civiche progressiste e anche moderate ma illuminate culturalmente ed eticamente dovrebbero essere coinvolte. Da soli non si vince, quindi strumentalmente in un momento difficile si dovrebbe attuare lo stesso metodo di resistenza e partigiano che vide, col dovuto rispetto per il paragone, confluire tanti, anche in parte diversi fra loro, ma uniti contro la destra nel periodo bellico.
Infine il meridionalismo, ma intendendosi bene in merito. Una cosa è esserlo in visione progressista e gramsciana, come succede per la nostra associazione culturale “Rubriche Meridionali” o come per gli amici del Partito del Sud – Meridionalisti Progressisti, altro è dare un significato ambiguo al termine “meridionalismo” che è una parola eticamente che ha una sua storia, dei suoi padri fondatori, un suo significato e delle sue radici. Quindi attenzione a non ripetere storie già vissute del “caravan serraglio” che, pur di racimolare voti, gioca sull’equivoco e racimola tutto d’un certo “suddismo” includente un rivendicazionismo nostalgico e destrorso con un filo borbonismo più o meno palese. Consiglieri di famiglia e inopportune deleghe hanno già dato il loro meglio.
Chiuderemmo sottolineando che va bene allargare il fronte  al moderatismo  per essere vincenti in termini di numeri e voti, ma eviteremmo sorprendenti appelli financo alla destra moderata, che se non erriamo oggi la si può identificare solo in Forza Italia e Berlusconi. E, onestamente, ne faremmo a meno, per quello che è stato e ancor oggi rappresenta!

Ad maiora…

Amalia Spanò 
(Direzione Nazionale “Rubriche Meridionali” Associazione Culturale Meridionalista Progressista) 


mercoledì 29 maggio 2019

Dopo le Europee…riflessioni




di  Amalia Spanò

Anche queste Elezioni Europee sono andate. Di certo, almeno secondo la nostra visione, non bene…..diremmo anzi piuttosto male, troppo male.
Innanzitutto il danno peggiore è ritrovarsi in Italia questa specie di personaggio, di “nuovo uomo forte”, rafforzato notevolmente nei consensi e con le leve del comando sempre più saldamente nelle sue mani. Unica considerazione sui 5 Stellati è che pagano il danno procurato nell’averci regalato al governo il padano destrorso, non sapendolo neanche gestire lasciandogli spesso campo libero e dandogli l’opportunità d’un’insperata visibilità che gli ha permesso di crescere oltremodo in termini di voti.
Dicevamo elezioni andate male, su cui non va fatto l’errore di addossarne le colpe solo a una parte. Gi errori sono in più cose e più parti. Solo colpa dei votanti stupidi o solo colpa delle opposizioni? Diremmo di no. Andiamo per ordine : il popolo italiano dimostra, nonostante situazioni diverse e tanti anni trascorsi, di ricadere in un vecchio e atavico vizio che è la predisposizione alla fascinazione subita verso il cosiddetto “uomo forte”, sempliciotto e duro che manda a quel paese un po’ tutti lasciando intuire d’avere sottomano la soluzione a tutto, e sposta l’attenzione su problematiche come l’immigrazione come se i nostri problemi fossero tutti lì. Certo meraviglia che in tanti la bevano così facilmente ma tant’è!
Le opposizioni, che poi nella pratica sono solo rappresentate dalla Sinistra e non certo dal PD, che è portatore d’un moderato neoliberismo camuffato da qualcosa di sociale (oltre ad essere i responsabili d’almeno un ventennio inguardabile con tanti tagli ai diritti), pagano lo scotto d’essere ritardatari nell’organizzazione con defaiance partecipative degli ultimi mesi. Costruire un’alleanza in poco più d’un mese e senza risorse è alla base dei risultati negativi. Se a questo si aggiunge appunto chi s’è defilato perché spacca il capello e fa il duro e puro e pensa più a sé stesso e alla propria visibilità e ai propri interessi, chi si riscopre innanzitutto ambientalista e sceglie verdi alleanze, chi ancora attende (speriamo in prossime e urgenti prese di posizione!) per esserci finalmente con gli altri…quel che resta è valido ma non tanto da raggiungere le soglie di sbarramento del fatidico 4%!
Il tutto con un grillismo in mezzo ….ambiguo e solo promettente che in un mondo di conservatori e progressisti cavalca ancora il discorso del sesso degli angeli…”né destra e né sinistra”…e il gioco è fatto!
Buon ultima, ma non in termini d’importanza, la sottaciuta questione SUD! La Sinistra s’avvale dei ns amici del Partito del Sud – Meridionalisti Progressisti, ma deve far proprio ciò nel suo linguaggio complessivo, e anche i rappresentanti significativi delle altre forze dell’alleanza devono evidenziare questa problematica nei loro interventi anche televisivi. Pena lasciare l’elettorato delle regioni meridionali nelle mani ancora dei 5 Stelle o addirittura della Lega!

Amalia Spanò ( Direzione Nazionale di Rubriche Meridionali)

giovedì 9 maggio 2019

Cosa votare?


di Amalia Spanò

Il 26 Maggio, come tutti sanno, ci saranno le elezioni Europee.
Andiamo a ragionare per punti…innanzitutto si dovrà andare a votare. Non farlo che senso avrebbe? A chi tornerebbe comodo? Solo alle attuali forze che sono al governo nel nostro paese, e, sentirsi duri e puri, come qualche rispettabilissima forza si sente  come risultante della scelta d’essersi astenuta dal partecipare non da la patente di positivo alla opportunità d’astenersi dal voto. C’è anche chi non partecipa con una sua lista da solo o in alleanza solo xchè ha ritenuto legittimamente prematura o ancora non opportuna la sua presenza….e anche in questo caso questa scelta non determina la giustezza in automatico di non andare a votare.
Noi siamo un’associazione culturale meridionalista e progressista, e di conseguenza, il nostro posizionamento per valori, ideali e necessità del grave momento che vede in essere il governo più reazionario dalla nascita della Repubblica ad oggi, non può che essere a Sinistra. Ebbene chi è a Sinistra? Non di certo il PD che ormai dai tempi susseguenti al buon Enrico Berlinguer di Sinistra non ha più nulla, se non l’insufficiente ragione d’essere la forza ereditaria del PDS che ancor prima era PCI. Oggi purtroppo è una forza neoliberista che si proclama impropriamente di centrosinistra…ma nei fatti è una forza centrista che spesso ha dato e da spazio anche a frequentazioni centro destrorse se non peggio. 
Ragion per cui unica scelta è la lista “LA SINISTRA”, che è composta da forze appartenenti a SINISTRA EUROPEA che ha collaborato nel parlamento uscente europeo con forze come Podemos, la Linch, Tsipras, e di cui fanno parte Rifondazione Comunista, Sinistra Italiana, L’Altra Europa, Transform Italia, Convergenze Socialiste e il Partito del Sud – Meridionalisti Progressisti (che rappresentano tra l’altro - ns amici – l’espressione politica di ciò che noi come Rubriche Meridionali siamo solo come Associazione Culturale).
Quindi l’invito è di andare a votare e farlo per chi rappresenta meglio appunto i valori e le battaglie di Sinistra, superando pigrizie e posizionamenti elitari, di chi crede in questi valori.
Esistono varie circoscrizioni in cui è suddiviso il nostro paese. Noi siamo Rubriche Meridionali, e in quanto tali (ovvero del Sud) sottolineiamo la presenza e l’esigenza che vadano sostenute e votate figure come ELEONORA FORENZA (la capolista) per il suo impegno già dimostrato in Europa di parlamentare uscente e ANTONIO LUONGO per il costante impegno rivolto agli ultimi, i disabili, le periferie, ampiamente e costantemente portato avanti in questi anni.
Buon voto!

Amalia Spanò
Responsabile Direzione Nazionale di Rubriche Meridionali


lunedì 11 marzo 2019

Come si arriverà a queste elezioni europee?





Direttivo Nazionale Associazione Culturale Meridionalista Progressista ”Rubriche Meridionali”

Come si arriverà a queste elezioni europee?
La Lega farà corpo con tutte le forze sovraniste europee, così come buona parte del centrodestra. I 5 Stelle, che probabilmente una buona parte di chi  li ha votati li penalizzerà, vagano nel solito e ambiguo da farsi anche se va ricordato che l’altra volta s’allearono con Farage dimostrando una loro predisposizione destrorsa  da tutti sottovalutata. 
Il Pd nel frattempo ha eletto il suo nuovo leader in Zingaretti. Sicuramente quest’ultimo da preferirsi ai suoi competitor ma con un suo entourage comunque datato, e con le prime mosse (vedi sostegno al T.a.v.) deludentemente sempre conservatrici ed esplicative sul germe neoliberista ormai contratto. Quindi alzano un po’ la testa…recuperano qualche fuoriuscito e un po’ d’elettori speranzosi in un nuovo corso, ma probabilmente non tanto da risultare davvero incidenti. 
A sinistra del Pd segnali di risveglio ma in un processo di definizione. La tanto auspicata leadership demagistrisiana segna il passo, augurandogli/ci che ci sia ancora un tempo d’attuazione in un futuro che non arrivi troppo tardi, vista l’insofferenza all’attesa di una parte crescente del popolo. Dire che si è di sinistra, ma si preferisce più fare cose di sinistra che nominarlo può anche starci; così come che i valori irrinunciabili della sinistra di solidarietà, tolleranza ed uguaglianza vanno coniugati con quelli del civismo, dei beni comuni, del neomunicipalismo altrettanto va bene. Sentire invece affermare di non voler fare una cosa di sinistra e nominare solo quest’ultimi crediamo sia strategicamente errato. Giusto il voler attrarre anche i voti moderati, e perché no anche quelli cattolici, ma non tanto da commettere l’errore di acquistare un nuovo bacino perdendo quello vecchio, aggiungendo in più la volontà di non volere e poter perdere proprio forze estreme può risultare contraddittorio. 
Le sigle e componenti di Sinistra Europea (Rfc, SI, L’Altra Europa, PdelSUD, Transform Italia…) tentano  un compattamento, magari anche un po’ allargato, per presentare una lista che si rifà alla Sinistra canonica con un po’ d’attenzione al meridionalismo progressista con la presenza dei nostri amici del PdelSUD, cosa che non possiamo che condividere come unico segnale di presenza dei nostri valori. Risultante evidente di conseguenza l’assenza (che ci auguriamo recuperabile per prossime occasioni ) di demA e del suo leader ; ruolo sempre più isolato e poco decifrabile anche per il futuro sembra ricoprire Potere al popolo.
In quanto Associazione Culturale Meridionalista Progressista non possiamo che augurarci un più che dignitoso  risultato elettorale che permetta alla Sinistra di tutti i paesi europei di non lasciare l’Europa del tutto in mano liberista e sovranista.

Direttivo Nazionale Associazione Culturale Meridionalista Progressista ”Rubriche Meridionali”

lunedì 21 gennaio 2019

Il Rigetto ...e la speranza...




di Amalia Spanò

Diversi, tra amici, iscritti di Rubriche Meridionali, persone che ci seguono anche sul blog, ultimamente ci hanno fatto la stessa domanda : ” come mai nessun vostro articolo, riflessione , considerazione sul Ministro degli Interni, il modo di fare suo e del suo governo , le sue esternazioni, gli ultimi accadimenti tra cui quelli gravi dei migranti? ”
Domanda più che lecita, diremmo ovvia e consequenziale visto il nostro procedere mediatico e il nostro posizionamento politico.
In fondo, per onestà intellettuale, ce la siamo rivolta anche noi stessi. La risposta è sofferta ma inevitabile. Il titolo di questa riflessione la dice tutta. Cosa se non una forma di rigetto, e ad esser buoni di fastidio verso la persona e il suo procedere potrebbe aver frenato il dovere di commentare e rendere pubbliche le dovute considerazioni sulla persona?
Purtroppo è tale lo stupore verso un governo permesso dagli improvvisati, saccenti e contradditori pentastellati che hanno concordato e permesso l’avvento di squallidi personaggi d’una destra stomachevole e dannosa che condiziona e ha preso le redini del comando, che si fa una reale fatica a parlarne e anche a farne il nome. Ex bibitari da stadio,”fighetti” di squallidi programmi televisivi commerciali, e carrieristi politici di formazioni padano parapolitiche di destra costituiscono lo scenario della proposta governativa. Disumanità a piene mani, ignoranza molto vicina a una”ciucciagine” congenita rendono il tutto indigeribile, e coscientemente irrecuperabile come previsione. I tristi anni della DC sono stati propedeutici all’avvento del berlusconismo, cui s’immaginava erroneamente d’aver toccato il fondo, con infine un finto centrosinistra che ha lasciato il campo al marciume attuale. E in quegli anni, definiamoli ”democristiani”, restava comunque la presenza di discutibili personaggi politici la cui preparazione era quasi sempre d’un certo livello, pur se ovviamente molto discutibile come respiro e obiettivo politico. Un caro amico regista napoletano di gran livello e tutt’oggi operativo con suoi programmi di qualità in Rai questo ci diceva poco tempo fa: ”una volta in Rai assumevano ovviamente i loro e non altri, ma comunque col concetto di base che erano i raccomandati fra i preparati….quelli  di oggi uguale assumono i loro…ma della preparazione non se ne frega nessuno…”.
E allora? E allora tutto sempre peggio…il nostro Sud con i suoi atavici e irrisolti, anzi aggravati, problemi. Serve..e finalmente, per dirla in napoletano, ” ’na botta ‘e luce”, che ci auguriamo con forze d’una vera Sinistra, d’un sano e progressista meridionalismo, un civismo associazionistico partecipativo dal basso, guidata da un leader che confermi la connessione sentimentale col popolo e operi per ”un’internazionale dei diritti”  illumini la scena!

Amalia Spanò

Direzione Nazionale Associazione Culturale Meridionalista Progressista ”Rubriche Meridionali”

mercoledì 2 gennaio 2019

I nostri auspici....

di Amalia Spanò

Allora….tutti s’aspettano che ci siano messaggi e comunicati d’auguri da parte di singoli, amici, associazioni, movimenti, partiti, ecc…
Quindi anche noi come associazione culturale meridionalista progressista dovremmo…ma più che altro  ci piace considerarle riflessioni…una sorta di ”punto e a capo” d’inizio anno. Cosa dire? Ovvio ci si auguri buone cose, a parte lo scontato star bene, e si spera si attuino progetti, aspettative, ecc…  In politica si danno per dispersi politici con l’impostazione e l’approccio e il tipo di gestione d’un tempo e l’avvento di tanti nuovi figuri di varia estrazione.  
Potremmo considerarla un’evoluzione democratica..forse lo sarà pure, ma a proposito d’auguri auspichiamo che la loro preparazione, pur se non più figlia di scuole politiche e/o di partito, sia a livelli almeno accettabili …presentabili…e non palesemente precaria, insufficiente, talvolta quasi a sfiorare il ridicolo. I giovani rappresentano il futuro….ci mancherebbe…ma il giovanilismo fine a sé stesso non è pagante e né garante di qualità e competenza. Come dice un mio amico del Partito del Sud-Meridionalisti Progressisti :  ”si è in gamba o testa di cavolo in età avanzata e/o da giovani…e non basta una presenza gradevole (magari femminile) e saper coniugare due parole in un italiano corretto per essere considerati affidabili, competenti, e ricoprire cariche o ricevere incarichi rappresentativi”. Invece imperante è il carrierismo…l’arrampicarsi sociale. Ecco..il nostro augurio è che, pur capendo che i tempi sono cambiati, ci si adoperi per dare meno spazio a discutibili figure e una certa meritocrazia sia il metro di riconoscibilità della competenza ed affidabilità.
Interessandoci poi di Sud inevitabile auspicare che una certa rappresentatività politica (ovviamente progressista) gli venga riconosciuta per il riscatto, lo sviluppo, e l’attuazione di strategie strumentalmente utili. Tutte cose che un ”suddismo” generalista, nostalgico e tendente al reazionario non intravede. Con l’auspicio finale che vengano infine individuati e non presi in considerazione i propugnatori di tali pensieri ed atteggiamenti spacciati con grande faciloneria ed ignoranza per meridionalismo.
Per cui BUON 2019 da non estendere oltre il lecito anche a chi lavora contro ciò e contro tutti i sofferenti del mondo.

Amalia Spanò
Direzione Nazionale Associazione Culturale Meridionalista Progressista "Rubriche Meridionali"