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lunedì 28 settembre 2020

 

A proposito di elezioni…

di  Amalia Spanò



E anche elezioni regionali e referendum sono andate.

La sensazione è : ma sono servite a qualcosa? Il referendum ha confermato il populismo, il fastidio verso la politica e il pressapochismo d’un popolo sempre un po’ distratto e, oseremmo dire, un po’ facilone. Lo stesso popolo che ci regalò, subendolo è vero ma poi anche spalleggiandolo, il fascismo, oltre un ventennio di democristiani, il degrado d’un Partito Comunista ormai ridotto ad essere una nuova DC, il qualunquismo dilagante e il facile entusiasmo verso Grillo e i suoi 5 Stelle e il facile attacco alla Costituzione. E senza stare a ricordare il silenzio e l’occultamento subito da un popolo meridionale in ossequio a una rispettabile ed anche auspicabile unità ma attuata vessando il Sud e lasciandolo per oltre un secolo e mezzo come fratello povero in un paese di diseguali.

Un SI che sa di rivalsa verso il Parlamento, spacciandolo per un risparmio nelle tasche degli italiani. Dimenticando che forse era più giusto, sostanzioso ed urgente equiparare lo stipendio (di quasi 15.000 € mensili) a quello di altri colleghi europei che si attesta intorno ai 6/7.000 €. Ma così è stato attuato un effetto immediato di facile protesta con tanti saluti alla rappresentatività territoriale in Parlamento che rischia d’essere seriamente compromessa. Le regionali hanno fotografato l’attuale situazione tra un PD sulla difensiva, supportata dal suo presenzialismo governativo e una destra arrembante che rosicchia un po’ alla volta dove e come può. E invece, nonostante siano al governo anche loro, dal crollo dei 5 Stelle che dimezzano in ispecie al Sud i loro consensi.

Restano altresì da sottolineare 2 cose : la difesa di Emiliano in Puglia (supportata anche da un proposito meridionalista degli amici del Partito del Sud – Meridionalisti Progressisti), molto più dovuta alle qualità del personaggio che alla sua presunta (non avendo manco rinnovato la sua tessera) appartenenza al Pd e il fenomeno campano. Quest’ultimo caratterizzato da 2 cose : il cialtronesco fenomeno e successo di De Luca, che conferma a che livelli si caratterizzi la faciloneria italiana sopra suddetta, e la presenza di TERRA. Il mio nome era nell’elenco degli intellettuali che hanno sottoscritto e dove possibile supportato questa lista e il suo programma. Unica seria presa di posizione sull’urgenza ed esigenza ambientale, in particolare in Campania. Lista caratterizzata dal convergere in essa delle attuali e restanti forze della vera Sinistra e del vero meridionalismo gramsciano. Un solo mese per far tutto, grazie anche alle indecisioni di chi o c’è come leader o non c’è se deve essere uno dei tanti e alle elitarie posizioni isolazioniste di chi gioca ancora a fare il duro e puro. Quindi alla fine risultato insufficiente ad ottenere una rappresentatività in Regione.

L’auspicio è che le argomentazioni e l’impegno restino e che il fenomeno aggregativo e non dispersivo di rappresentanze di partiti e movimenti portatori dei veri valori cresca e si attui sempre più!

Amalia Spanò

(Direttivo Nazionale di “Rubriche Meridionali”)