La delusione
24/03/2022
di Amalia Spanò
Le delusioni sono una componente della vita degli uomini. E
purtroppo anche la politica non è esente. E questo governo che abbiamo
attualmente nel nostro paese ne è un esempio con le sue componenti e relative
decisioni. Del resto la sua composizione fatta da un PD che è solo la brutta
copia di quello che era la Dc, l’opportunistica collocazione tra centro e
destra della rappresentanza berlusconiana, la presenza delle forze di destra
come Fratelli d’Italia e l’incredibile Lega salviniana testimoniano la scadente
qualità ideale in primis. Ma ciò che in maniera più stupefacente colpisce è
l’essere nel calderone dei tanto alternativi a chiacchiere 5 Stelle. Si erano
proposti con il loro avvento in politica (con l’ormai sparito e urlante Grillo)
come gli alternativi a tutti, pronti a scassare il solito procedere di tutte le
altre forze. Alle ultime elezioni avevano preso tanti voti al Sud da diventare
i più votati al meridione che aveva creduto nella loro tanto urlata nuova propositività.
Pochi anni e il Sud ha avuto zero risposte e il loro procedere è stato subito assimilato
a quello delle altre rappresentatività in parlamento. La delusione è stata
caratterizzata dall’essere composti da elementi dalla evidente scarsa
preparazione con deputati anche diventati ministri o con importanti cariche
governative. L’ulteriore delusione è il loro procedere nell’acquisire
personaggi e personaggetti protesi a inserirsi nel partito sfuggendo o tradendo
le loro provenienze. E ciò s’è particolarmente evidenziato in occasione delle
ultime elezioni amministrative in zone come la Campania. Tre categorie su tutte
: 1) quelli un po’ anonimi da sempre presenti anche in altre amministrazioni
precedenti pronti a schierarsi con loro pur di continuare la loro carriera
fatta di costante presenzialismo e abitudine solo a cambiare sedia 2) quelli
che cercavano da tempo di inserirsi e hanno scelto la casa più disposta ad
accoglierli 3) gli/le arrampicatori/trici sociali che da anni (cambiando la loro
presenza più volte in movimenti alternativi e/o in piccoli ruoli ricevuti per
scarsa attenzione da chi, meritorio in tante altre cose ma - pur se in buona
fede - è stato ricorrentemente poco attento nelle scelte) s'adoperano a scalare senza scrupoli la loro presenza nel pubblico. Purtroppo il
fenomeno non è ancora terminato. La speranza è che si prenda atto finalmente di
ciò : di cosa è questo incredibile partito o movimento che dir si voglia e chi
è questa gentarella che determina la sgradevole e ormai insopportabile
delusione determinata da tanta pochezza e slealtà.
Amalia Spanò
Direzione Nazionale di
Rubriche Meridionali
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