di Amalia Spanò
Anche queste Elezioni Europee sono andate. Di certo, almeno secondo la nostra visione, non bene…..diremmo anzi piuttosto male, troppo male.
Innanzitutto il danno peggiore è ritrovarsi in Italia questa specie di personaggio, di “nuovo uomo forte”, rafforzato notevolmente nei consensi e con le leve del comando sempre più saldamente nelle sue mani. Unica considerazione sui 5 Stellati è che pagano il danno procurato nell’averci regalato al governo il padano destrorso, non sapendolo neanche gestire lasciandogli spesso campo libero e dandogli l’opportunità d’un’insperata visibilità che gli ha permesso di crescere oltremodo in termini di voti.
Dicevamo elezioni andate male, su cui non va fatto l’errore di addossarne le colpe solo a una parte. Gi errori sono in più cose e più parti. Solo colpa dei votanti stupidi o solo colpa delle opposizioni? Diremmo di no. Andiamo per ordine : il popolo italiano dimostra, nonostante situazioni diverse e tanti anni trascorsi, di ricadere in un vecchio e atavico vizio che è la predisposizione alla fascinazione subita verso il cosiddetto “uomo forte”, sempliciotto e duro che manda a quel paese un po’ tutti lasciando intuire d’avere sottomano la soluzione a tutto, e sposta l’attenzione su problematiche come l’immigrazione come se i nostri problemi fossero tutti lì. Certo meraviglia che in tanti la bevano così facilmente ma tant’è!
Le opposizioni, che poi nella pratica sono solo rappresentate dalla Sinistra e non certo dal PD, che è portatore d’un moderato neoliberismo camuffato da qualcosa di sociale (oltre ad essere i responsabili d’almeno un ventennio inguardabile con tanti tagli ai diritti), pagano lo scotto d’essere ritardatari nell’organizzazione con defaiance partecipative degli ultimi mesi. Costruire un’alleanza in poco più d’un mese e senza risorse è alla base dei risultati negativi. Se a questo si aggiunge appunto chi s’è defilato perché spacca il capello e fa il duro e puro e pensa più a sé stesso e alla propria visibilità e ai propri interessi, chi si riscopre innanzitutto ambientalista e sceglie verdi alleanze, chi ancora attende (speriamo in prossime e urgenti prese di posizione!) per esserci finalmente con gli altri…quel che resta è valido ma non tanto da raggiungere le soglie di sbarramento del fatidico 4%!
Il tutto con un grillismo in mezzo ….ambiguo e solo promettente che in un mondo di conservatori e progressisti cavalca ancora il discorso del sesso degli angeli…”né destra e né sinistra”…e il gioco è fatto!
Buon ultima, ma non in termini d’importanza, la sottaciuta questione SUD! La Sinistra s’avvale dei ns amici del Partito del Sud – Meridionalisti Progressisti, ma deve far proprio ciò nel suo linguaggio complessivo, e anche i rappresentanti significativi delle altre forze dell’alleanza devono evidenziare questa problematica nei loro interventi anche televisivi. Pena lasciare l’elettorato delle regioni meridionali nelle mani ancora dei 5 Stelle o addirittura della Lega!
Amalia Spanò ( Direzione Nazionale di Rubriche Meridionali)