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mercoledì 29 maggio 2019

Dopo le Europee…riflessioni




di  Amalia Spanò

Anche queste Elezioni Europee sono andate. Di certo, almeno secondo la nostra visione, non bene…..diremmo anzi piuttosto male, troppo male.
Innanzitutto il danno peggiore è ritrovarsi in Italia questa specie di personaggio, di “nuovo uomo forte”, rafforzato notevolmente nei consensi e con le leve del comando sempre più saldamente nelle sue mani. Unica considerazione sui 5 Stellati è che pagano il danno procurato nell’averci regalato al governo il padano destrorso, non sapendolo neanche gestire lasciandogli spesso campo libero e dandogli l’opportunità d’un’insperata visibilità che gli ha permesso di crescere oltremodo in termini di voti.
Dicevamo elezioni andate male, su cui non va fatto l’errore di addossarne le colpe solo a una parte. Gi errori sono in più cose e più parti. Solo colpa dei votanti stupidi o solo colpa delle opposizioni? Diremmo di no. Andiamo per ordine : il popolo italiano dimostra, nonostante situazioni diverse e tanti anni trascorsi, di ricadere in un vecchio e atavico vizio che è la predisposizione alla fascinazione subita verso il cosiddetto “uomo forte”, sempliciotto e duro che manda a quel paese un po’ tutti lasciando intuire d’avere sottomano la soluzione a tutto, e sposta l’attenzione su problematiche come l’immigrazione come se i nostri problemi fossero tutti lì. Certo meraviglia che in tanti la bevano così facilmente ma tant’è!
Le opposizioni, che poi nella pratica sono solo rappresentate dalla Sinistra e non certo dal PD, che è portatore d’un moderato neoliberismo camuffato da qualcosa di sociale (oltre ad essere i responsabili d’almeno un ventennio inguardabile con tanti tagli ai diritti), pagano lo scotto d’essere ritardatari nell’organizzazione con defaiance partecipative degli ultimi mesi. Costruire un’alleanza in poco più d’un mese e senza risorse è alla base dei risultati negativi. Se a questo si aggiunge appunto chi s’è defilato perché spacca il capello e fa il duro e puro e pensa più a sé stesso e alla propria visibilità e ai propri interessi, chi si riscopre innanzitutto ambientalista e sceglie verdi alleanze, chi ancora attende (speriamo in prossime e urgenti prese di posizione!) per esserci finalmente con gli altri…quel che resta è valido ma non tanto da raggiungere le soglie di sbarramento del fatidico 4%!
Il tutto con un grillismo in mezzo ….ambiguo e solo promettente che in un mondo di conservatori e progressisti cavalca ancora il discorso del sesso degli angeli…”né destra e né sinistra”…e il gioco è fatto!
Buon ultima, ma non in termini d’importanza, la sottaciuta questione SUD! La Sinistra s’avvale dei ns amici del Partito del Sud – Meridionalisti Progressisti, ma deve far proprio ciò nel suo linguaggio complessivo, e anche i rappresentanti significativi delle altre forze dell’alleanza devono evidenziare questa problematica nei loro interventi anche televisivi. Pena lasciare l’elettorato delle regioni meridionali nelle mani ancora dei 5 Stelle o addirittura della Lega!

Amalia Spanò ( Direzione Nazionale di Rubriche Meridionali)

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